CHIUNQUE PUÒ PARTECIPARE

1. il laboratorio e` strutturato in modo tale da far incontrare il punto di vista degli abitanti con il punto di vista di chi non abita il luogo.
2. il laboratorio e le idee prodotte non possono essere un'esperienza tutta interna alla comunita` ma si fondano sul principio dello scambio
3. il tema proposto su cui lavorare durante il laboratorio e` vincolante
4. chi partecipa e` vincolato a costruire il proprio lavoro con gli abitanti e a pensare la propria ricerca in funzione di cio`
5. ogni laboratorio si conclude con un evento in cui i lavori svolti vengono esposti, spiegati, presentati alla stessa comunita` e a coloro che non vi hanno preso parte.

I laboratori prevedono, oltre agli abitanti, anche il coinvolgimento di figure provenienti da altri ambiti territoriali, con competenze e professionalita` diversificate, connotando il medesimo progetto di carattere multidisciplinare, secondo un voluto approccio multivisuale alla complessita` del territorio. A chi, dallʼesterno, e` chiamato ad elaborare le proprie ricerche, si chiede di avviare un percorso di avvicinamento agli abitanti, di collaborazione e di interazione, per consentire ad ogni partecipante di sviluppare le proprie idee e le proprie visioni del territorio esplorato condividendolo con la comunita`. Nello specifico, per agevolare lʼacquisizione dei dati territoriali, delle visioni, delle immagini, dei punti di vista sui Paduli, che consentano di ricostruirne unʼimmagine della complessita`, delle risorse, delle specificita`, al fine di promuoverne tutela e valorizzazione, nel processo partecipativo, l'Associazione LUA ha chiesto ai partecipanti al laboratorio di utilizzare differenti mezzi e linguaggi artistici e comunicativi (in base alla vocazione di ogni partecipante) come strumento di ricerca e di indagine, di espressione e condivisione di sensazioni, pensieri e impressioni, che affiancati allʼindagine tecnico-scientifica, semplificano l'interazione e la comunicazione tra i partecipanti e connotano l'approccio al tema di carattere multisettoriale, multivisuale e ricco di sfumature variegate. Nel corso degli anni, ogni laboratorio proposto ha seguito alcuni principi fondamentali che si configurano come unico elemento di rigidita` dell'intero sistema:
IL PERCORSO INTRAPRESO
Per le sue particolarita`, per la sua storia e per la sua rilevanza paesaggistica, lʼarea dei Paduli puo` rappresentare oggi, un territorio ideale per sperimentare rinnovate relazioni con gli abitanti, nuove forme di "cura" che ne impediscano il degrado, riscoprire nuovi e antichi usi compatibili con le sue peculiarita`, con lʼobiettivo di restituirla a nuova vita contrastandone il carattere di marginalita`. Queste considerazioni hanno condotto l'Associazione Laboratorio Urbano Aperto(LUA) ad avviare dal 2003, azioni di coinvolgimento degli abitanti di San Cassiano, e via via dei centri vicini, intorno a temi riguardanti il territorio in cui vivono, mediante l'attivazione di laboratori. Il tema progettuale del laboratorio svolto nel 2008, denominato "Maledetti Paduli", e` stato incentrato sulla "simulazione" di un "Super- Parco dei Paduli". Questo rappresenta la ulteriore tappa di un processo di riscoperta del valore delle risorse locali e del ruolo che queste possono assumere nello sviluppo del territorio, mediante semplici ma mirate attivita` quali il passeggiare, il coltivare, il camminare, lʼosservare, il capire, lʼindagare, il conoscere, coinvolgendo prioritariamente le comunita` per farle diventare protagoniste delle scelte che incidono sulle aree da queste abitate e fruite. A partire dal 2003, i laboratori hanno puntato sullʼimmaginazione e la condivisione come strumenti per l'azione progettuale. Attraverso un processo di mobilitazione dei soggetti locali e "forestieri", i laboratori hanno attivato azioni collettive che hanno mirato a rafforzare la rete di attori istituzionali e non, e hanno costruito spazi di ricerca in una piattaforma aperta, dinamica e multidisciplinare. Questo ha prodotto molteplici visioni del complesso territorio in esame. Dall'incontro di differenti sapienze sono emersi i luoghi significativi, i temi prevalenti, gli elementi dominanti e di resistenza che connotano i Paduli.
I LABORATORI
Nell'estate 2003 il LUA, in collaborazione con il Comune di San Cassiano, ha avviato il programma di coinvolgimento della comunita` senza stabilire obiettivi propriamente progettuali, ma dando priorita`, inizialmente, ad azioni stimolatrici dell'attenzione, mirate alla creazione di un rapporto di fiducia sia tra coloro che prendono parte attivamente al laboratorio, sia tra e con gli abitanti. In quell'anno, infatti, viene proposto un primo laboratorio sul tema dell'identita`, argomento di carattere volutamente generale, e se da un punto di vista del processo, si creano i primi contatti e i primi legami tra partecipanti al laboratorio e abitanti, (in questa fase l'Amministrazione comunale e` un soggetto garante ma non coinvolto direttamente nell'elaborazione delle ricerche prodotte nel laboratorio), dall'altra, tra i temi indagati, si comincia debolmente ad insinuare quello dei Paduli.

Il LUA ha condotto la "stimolazione" e coordinato il processo di coinvolgimento degli abitanti di San Cassiano e di alcune figure provenienti da altre localita`, convogliando riflessioni, dal punto di vista di varie discipline, intorno al concetto dʼidentita` e di come questo si relazioni con la citta` e il suo territorio. Questa e` stata una fase in cui le ricerche effettuate sono venute prevalentemente da chi abita a San Cassiano o da chi e` di San Cassiano ma vive fuori. Con questa fase inizia, peraltro, il percorso di indagine sul territorio di San Cassiano e sulla sua complessita`.

Nel 2004 si svolge il secondo laboratorio sul tema delle rotte e percorsi fisici e di vita. I rapporti stabiliti nell'anno precedente si consolidano. Si crea un gruppo piu` affiatato nei rapporti interni al laboratorio e nei confronti degli abitanti. In questa fase la comunita` sembra riconoscere il valore del laboratorio come elemento attrattore di persone esterne al paese che creano discussioni con gli abitanti. Alcune ricerche e lavori svolti dai partecipanti mettono in luce alcuni elementi di crisi nella comunita`. Il rapporto con l'area dei Paduli sembra essere fortemente critico e ricco di elementi da indagare. Il Laboratorio si amplia. Il successo della prima iniziativa porta a San Cassiano molte persone esterne al paese. Cambia il tema, ma non lʼattenzione allʼattivita` di conoscenza del territorio sancassianese, neÅL la metodologia di stimolo, coinvolgimento e interazione con gli abitanti e i "forestieri". Questa fase si connota come di consolidamento del processo, ma anche come emersione di alcuni tipi di conflittualita`.
Tra il 2005 e il 2009 si svolgono altri quattro laboratori che affrontano in modo piu` diretto il tema dei Paduli, prima in senso conoscitivo poi attribuendogli una dimensione creativa e sempre piu` progettuale. Dal tema dei Paduli, in senso generale, nel corso di questi anni, si arriva a quello del "Super-parco dei Paduli". La comunita` e l'Amministrazione Comunale sono pienamente coinvolte nel laboratorio. Infatti, nel consolidarsi ulteriormente, il Laboratorio nel 2005 affronta il tema dei Paduli, emerso fortemente dalle ricerche effettuate nel corso del 2004. Questa fase rappresenta il momento in cui il LUA sperimenta il proprio processo partecipativo confrontandosi con un tema, i "Paduli", "visibile", percepibile e vissuto dagli abitanti di San Cassiano e non solo, come elemento di valore e di connotazione dellʼidentita` locale. Comincia la discussione sulla definizione di un vero e proprio progetto di recupero/valorizzazione territoriale.

In continuita` con la fase avviata nel 2005, nellʼagosto del 2006, il LUA ha proseguito, con unʼattivita` piu` limitata rispetto a quella dei tre anni precedenti, il processo di coinvolgimento e sensibilizzazione degli abitanti di San Cassiano intorno al tema dei "Paduli", nel corso dello svolgimento della festa patronale di San Rocco, mediante una serie di interviste dirette.
Il laboratorio dell'estate del 2008, incentrato sulla simulazione di un parco partecipato "Super-Parco dei Paduli", e` stato il frutto di un percorso iniziato a sua volta nell'autunno 2007 attraverso l'organizzazione di incontri e l'avvio della formazione di una Consulta delle associazioni locali coordinata dall'Amministrazione Comunale di San Cassiano, con le quali si e` proceduto a definire le idee e il coordinamento del laboratorio.

Nel corso del laboratorio 2008, e` stato avviato il processo di coinvolgimento dei comuni interessati dall'area dei Paduli. Cio` e` avvenuto preventivamente mediante lettere interlocutorie, specifici incontri, sedi di discussione e condivisione degli obiettivi, poi con la sottoscrizione di unʼintesa tra gli stessi, il riconoscimento del Comune di San Cassiano quale ente capofila del progetto, la predisposizione di un testo deliberativo che ogni giunta comunale ha approvato e la firma di un protocollo d'intesa, tra gli stessi comuni, noncheÅL con lʼAssociazione LUA, atti questi che nel complesso assumono come strategico il tema della tutela e valorizzazione dei Paduli nei rispettivi territori attraverso la messa a punto di un condiviso programma operativo facendo propri i risultati del laboratorio Paduli svolto nel 2008. Come sopra richiamato, tale processo, ha consentito, conseguentemente, la candidatura del progetto "Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli" come progetto pilota per la sperimentazione degli indirizzi e delle metodologie P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) in corso di definizione da parte della Regione Puglia, Assessorato Assetto del Territorio.
Peraltro, a seguito dell'avvio delle procedure di formazione del Piano Strategico dell'Area Vasta del Sud Salento (Salento 2020), di cui e` capofila il Comune di Casarano, alla quale appartengono tutti i comuni ricadenti nell'area dei Paduli, si e` proceduto alla presentazione del progetto di "Parco Agricolo Multifunzionale" per gli stessi Paduli, che fa parte del "parco progetti" del Piano. Le ricerche elaborate nel corso del laboratorio 2008, hanno fornito spunti di riflessione, azioni e ipotesi progettuali perseguibili nel prossimo futuro in merito allʼattuazione del Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli. I temi emersi sono stati ulteriormente verificati, affrontati, rimodulati, approfonditi e valutati attraverso un ulteriore processo di coinvolgimento degli abitanti e degli attori interessati al settore di intervento che aiuti a delineare i principi guida delle fasi di intervento e la realizzazione in coerenza con gli obiettivi di tutela e valorizzazione dell'area, fermo restando che la pianificazione e progettazione del Parco richiede un approccio multidisciplinare e multisettoriale.
Il 2009 e` stato lʼanno in cui il laboratorio ha voluto assumere carattere piu` "progettuale" a compimento del percorso avviato negli anni precedenti, approfondendo le tematiche progettuali scaturite dallʼanno precedente, e fornendo, quindi, utili spunti per la vera e propria progettazione del Parco. Nel corso del laboratorio del 2009 si sono affinati e consolidati anche i rapporti tra i comuni interessati dallʼarea dei Paduli. Il processo, in considerazione della sua complessita` ha fino ad ora coinvolto diversificati destinatari e attori, invitati a condividere gli obiettivi del Parco, oltre che a fornire il proprio contributo in termini di idee e suggerimenti.

Il processo partecipativo avviato, le sue modalita` di svolgimento, la sua continua apertura ad apporti sempre rinnovati e variegati, ha implicato che nel corso delle azioni di coinvolgimento del 2009, siano emersi ulteriori e piu` approfonditi aspetti progettuali, rispetto a quelli del 2008. Il laboratorio del 2009 ha avuto la caratteristica di assumere, infatti, una dimensione piu` "progettuale", avendo come obiettivo specifico quello di definire "progetti Guida" sul Parco, attuabili anche attraverso forme differenziate di finanziamento.
Da quanto emerge, e` evidente che il processo nel suo complesso e` stato caratterizzato da alcuni momenti distinti. A cominciare dal 2003, fino al 2010, le attivita` laboratoriali hanno incentrato la loro attenzione sullʼarea dei Paduli, attraverso il coinvolgimento dei comuni che vi si attestano direttamente e delle popolazioni locali. Il processo e` stato lungo e complesso, gli incontri numerosi, le riflessioni continue, anche al fine di approfondire i rapporti soprattutto istituzionali tra le amministrazioni comunali interessate, storicamente appartenenti ad aree geografiche dai caratteri differenziati. Lʼarea dei Paduli, come ambito paesaggistico unificante, in effetti, si e` presentata come novita` anche per le stesse amministrazioni. Il Comune di San Cassiano, sostanziale fautore di tale idea, ha promosso numerosi momenti di riflessione comune che, ai fini della redazione del presente PIRT, ha portato anche ad allargare i confini dellʼambito dei Paduli e a rafforzarne le relazioni con lʼunica area contigua storicamente connessa, pur avendo intrapreso percorsi di vita apparentemente diversi. Tale idea, nata esclusivamente a livello istituzionale, ad opera dei sindaci e dei tecnici dei comuni interessati, ha trovato ulteriori momenti di approfondimento e di condivisione soprattutto laddove le comunita` ancora non erano state coinvolte nel processo. In particolare, a Muro Leccese, Sanarica, Giuggianello e nuovamente a Botrugno, infatti, il coinvolgimento delle comunita` nel processo, ha condotto anche alla messa a punto delle seguenti fasi:

• definizione delle linee strategiche, attraverso una serie di incontri con amministratori e tecnici che hanno permesso di delineare un quadro complessivo di riferimento per la definizione degli stakeholder ed una prima indagine sulle problematiche e criticita` del territorio;

• comunicazione esterna che si e avvalsa altresi` di un logo per la pronta riconoscibilita` della documentazione e delle iniziative inerenti la fase partecipativa;

• definizione di una pagina facebook e sito web. Sul sito dedicato sono disponibili i materiali normativi ed i questionari; parallelamente allo spazio web sono state messe in campo le tecniche dellʼascolto attivo, permesso dai moderni social network. La pagina facebook si e` rivelata particolarmente efficace, i contatti hanno superato le cento unita` fin dal primo giorno;

• indagine-ascolto, svolti sul territorio, con il coinvolgimento di soggetti sociali, gestori di servizi e attori economici della citta` (in questa fase si sono integrate le interviste, le passeggiate di quartiere)

• questionario distribuito ai cittadini e pubblicato nei siti comunali. I questionari hanno avuto lo scopo e la finalita` di raggiungere parti di cittadinanza che molto spesso non partecipano ad adunanze pubbliche ma che, comunque, hanno idee e progetti e conoscenze da condividere;

• consultazione pubblica, con il coinvolgimento diretto della popolazione nella progettazione degli interventi e nella individuazione delle aree obiettivo, tramite assemblee che si sono svolte separatamente nei comuni;

• incontri di progettazione partecipata con le scuole. Questa specifica attivita` si e` strutturata con la compilazione di un questionario elaborato per gli studenti e la redazione di disegni e mappe da parte dei ragazzi con lʼaiuto degli insegnanti.

Per consentire ai partecipanti di conoscere preventivamente lʼarea dei Paduli, ancor prima di arrivare in loco, il LUA ha predisposto un web archivio (segnalato via mail) entro cui sono stati raccolti tutti gli elaborati conoscitivi sullʼarea oggetto di studio e acquistato alcune borse con il logo "Superpaduli" (realizzate dallʼAssociazione Made in Carcere della Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce) consegnate ai partecipanti (come gadget da conservare in ricordo dellʼesperienza) e contenenti materiale conoscitivo sugli stessi Paduli. Inoltre e` stato attivato il sito www.laboratoriourbanoaperto.com che accoglie il tema dei Paduli e le attivita` svolte nel corso degli anni sui Paduli a cura del laboratorio.

Il laboratorio ha avuto sede presso il primo piano del Palazzo Ducale del Comune di San Cassiano, messo gratuitamente a disposizione dalla stessa Amministrazione. Questo luogo e` stato allestito con tavoli e luoghi di lavoro per i partecipanti, con documentazioni conoscitive sui Paduli e con materiale vario messo a disposizione di chiunque ne avesse bisogno per procedere con il proprio lavoro. Per consentire lo svolgimento delle attivita` dei gruppi, sono stati aperti alcuni conti con i commercianti del paese (cartoleria, fotografo, ferramenta, materiale elettrico) presso i quali i partecipanti potessero acquistare il materiale necessario per i propri lavori a spese dellʼAssociazione LUA.

Il 25 luglio vi e` stata lʼinaugurazione del laboratorio, nel tardo pomeriggio, alla presenza di alcune personalita` che da sempre hanno seguito il percorso intrapreso dallʼAssociazione LUA sul tema dei Paduli. Allʼincontro di apertura hanno partecipato gli iscritti al laboratorio 2009 nonche numerosi interessati al progetto e delegati dei comuni dellʼarea dei Paduli. Nel corso della serata i componenti dellʼAssociazione LUA hanno presentato il laboratorio e interagito con i presenti anche mediante un gioco collettivo. A conclusione il Comune di San Cassiano ha offerto a tutti i presenti un buffet, diventato anche il primo momento di conoscenza, in un clima piu` conviviale, tra i partecipanti che ancora non si conoscevano.

Nelle tre giornate successive sono state organizzate con alcuni comuni dei Paduli alcune passeggiate conoscitive dellʼarea alla presenza dei sindaci, di associazioni e abitanti che hanno fatto da guida nelle esplorazioni offrendo, peraltro a fine percorso, cospicui ristori ai partecipanti. Nelle medesime giornate, in serata, in alcune piazze dei comuni, si sono svolti specifici incontri con gli special guest, i quali, in base alla propria esperienza e formazione hanno affrontato ed esposto alcune tematiche e spunti di riflessione utili per lo svolgimento del laboratorio.
Il resto della settimana e` stato dedicato ai lavori dei gruppi che si sono mossi sul territorio indagato coinvolgendo abitanti e frequentatori dei Paduli. A meta` settimana, inoltre, e` stato organizzato un ciclo pic-nic notturno nei Paduli, con il contributo di alcune famiglie di San Cassiano che hanno preparato le pietanze e con quello di un gruppo di astrofili locali che hanno messo a disposizione i loro strumenti per consentire lʼosservazione del cielo dei Paduli.

Sabato 1 agosto, in una strada storica di San Cassiano, infine, si e` proceduto allʼallestimento dei lavori svolti dai gruppi, visitati da numerosi curiosi coinvolti anche in alcune iniziative messe a punto dagli stessi gruppi in quella occasione. Per la pubblicizzazione dellʼallestimento sono stati distribuiti 1000 flyer con lʼelenco dei lavori svolti dai gruppi e nonche una planimetria della strada allestita con la localizzazione degli stessi lavori nel percorso espositivo. Inoltre in regalo ai visitatori, e` stata effettuata la distribuzione dei manifesti dellʼiniziativa.
A conclusione, lʼAssociazione LUA ha offerto a tutti i partecipanti una cena, che per molti ha rappresentato il momento dei saluti.
I partecipanti iscritti al laboratorio sono stati 81. Le persone ulteriormente coinvolte (abitanti, frequentatori, visitatori, ecc.) sono state circa 300. Dellʼintero laboratorio e` stata prodotta una documentazione video e fotografica. A seguito della settimana di laboratorio, si e` proceduto alla sistematizzazione di tutti i lavori prodotti, facendone emergere le modalita` di svolgimento, le reciprocita`, le coerenze, gli esiti complessivi anche in termini di coinvolgimento degli abitanti, cio` al fine di produrre una specifica pubblicazione con una casa editrice locale .