L’articolata infrastrutturazione viaria dei Paduli è costituita da percorsi prevalentemente stretti, alcuni asfaltati altri ancora sterrati. In linea teorica tale reticolo consentirebbe un’accessibilità agevole, ma contestualmente labirintica e conosciuta solo da chi quotidianamente ha frequentato e frequenta tali zone.
Un progetto complesso, nato in seno a un programma di interventi di rigenerazione urbana e territoriale legato alla fruizione lenta del paesaggio, alla “cura” e “valorizzazione” del patrimonio agricolo.
Il tema della mobilità lenta e il recupero della fitta rete di strade rurali che interconnettono i 10 borghi attraverso il Parco è stata l’occasione per ritessere e fortificare il legame tra le comunità e il Territorio, migliorare la conoscenza dei beni culturali e ambientali, incrementare il loro radicamento anche rinnovandone l’uso, mettendo in rete i beni, la loro identità, il loro rapporto con i cittadini, in una prospettiva di sviluppo sostenibile.
La conoscenza e la cura, sono le basi su cui si fonda il progetto. Svelare la complessità di un paesaggio e raccontarlo significa conoscerlo. Conoscerlo, significa creare una consapevolezza del suo valore, significa proteggerlo e creare la condizioni affinché la conoscenza sia il presupposto per il suo sviluppo e la sua innovazione.
Il progetto di ricerca e comunicazione sui beni del paesaggio dei Paduli è il risultato di un lungo processo di ascolto e sistematizzazione di dati, che ha visto coinvolte le dieci comunità del Parco, le associazioni, gli esperti, gli studi professionali, le imprese intorno a una nuova idea di segnaletica, non convenzionale, rispettosa dell’ambiente, una segnaletica che è una mimèsi, che dialoga col paesaggio, orienta e conduce il fruitore, senza necessariamente imporre un percorso prestabilito. Una segnaletica pensata esclusivamente per una mobilità lenta, a piedi o in bicicletta.
Le strade di campagna e i centri urbani diventano il luogo dove si svelano, raccontano, valorizzano, tutelano, e si rendono accessibili tutti i beni sia materiali e immateriali che compongono il complesso paesaggio dei Paduli, un vero e proprio museo all’aperto ” e “aperto” alle comunità di visitatori.
Il progetto si inserisce all’interno dell’ASSE VII azione 7.2.1 e prevede tre interventi distinti: