Anno
Tipologia
Percorso

autori:Andrea Mosso, Viviana Martucci, Totò De Blasi,Francesco, Francesco,Matteo, Mattia, Antonio, Melania, Roberto

Progetto: nasce dall’idea di Andrea Mosso, Viviana Martucci e Totò De Blasi, di coinvolgere alcuni ragazzi di San Cassiano in un breve ma intenso laboratorio ludico – didattico fotografico, utilizzando come macchina fotografica una semplice scatola di latta con un piccolissimo forellino, fungente da obiettivo, praticato sulla sua superficie (foro stenopeico).

Partecipanti: un gruppo di ragazzi coetanei: Francesco, Francesco, Mattia, Matteo, Antonio, Melania e Roberta, che accettano di aderire con entusiasmo e curiosità a questa nuova ed appassionante esperienza.

Attività: 1. Breve presentazione concernente semplici nozioni di Fotografia: la camera oscura, il materiale fotosensibile e l’adattamento di una scatola di latta a camera fotografica.
2. Verifica pratica del funzionamento del dispositivo.
3. Come interpreti, protagonisti e soggetti delle foto, sono stati coinvolti anche alcuni contadini del paese che si sono dimostrati, per la verità, un po’ increduli e diffidenti a “posare” e a raccontarci delle loro giornate di lavoro (Donato) e dei loro canti nei “Paduli”(Michele).
4. Salutare escursione fotografica tra gli ulivi secolari dei Paduli.

L’esperienza – dopo cinque giorni di intensa partecipazione viene localizzata, da Totò ed Andrea, un’area per trascorrere una giornata con i ragazzi e per fotografare l’ambiente circostante.
Il gruppo di “esploratori” guidato da Totò, conoscitore dell’area dei Paduli, dopo un paio di chilometri dal paese si è addentrato in una vasta distesa di ulivi secolari. Percorrendo un vero e proprio labirinto tra viuzze a volte asfaltate e a volte sterrate viene individuata un’area ottimale per le attività programmate. Mentre Andrea resta ad ammirare la bellezza e la maestosità degli ulivi secolari, Totò ispeziona un’antica “Paiara” (costruzione di pietre a secco con un solo ingresso e senza pozzi luce o finestre che veniva usata dai contadini come deposito agricolo e come riparo in caso di pioggia) per poterla utilizzare come camera oscura, essendo facilmente oscurabile con un semplice telo di stoffa nera.
Il giorno dopo, in seguito alla messa a punto delle “scatole fotografiche”, alle ore 7,30 ci si reca nei pressi del Bar della Villa, luogo dell’appuntamento con destinazione i Paduli.
Prima sosta al bar di Ronzino alle ore 7,40 per la colazione con brioche, cappuccini e caffé.
Alle 8,00, caricati gli zaini sulle spalle con il pranzo a sacco con friselle, pomodori e acqua in abbondanza e la scatola fotografica sottobraccio, si parte finalmente alla volta dei Paduli.
Arrivati sul posto, con la fresca brezza mattutina, i giovani pionieri e Viviana si lasciano incantare dai primi timidi canti delle cicale e dalla bellezza degli ulivi che non vedono l’ora di immortalare.
Divisi i compiti, tra Andrea a coordinare i vari tempi di esposizione tra una foto e l’altra,Viviana ad aiutare in ragazzi a dare le giuste inclinazione alle scatole di latta e a stabilizzarle con mezzi di fortuna (pietre e pezzi di rami secchi) e Totò all’interno della Paiara intento a caricare e scaricare il materiale fotosensibile dalle scatole fotografiche, i ragazzi incominciano a provare lo strumento che hanno costruito, accompagnati sempre dal canto, divenuto assordante, delle cicale. Sono curiosi e stimolati a verificare il risultato che si può ottenere e come si concretizza il lavoro.
Quando il sole comincia a calare il canto delle cicale non più persistente ci saluta. Si fa ritorno in laboratorio e i ragazzi, curiosi ed impazienti, entrati in camera oscura e sviluppato il materiale sensibile, incominciano ad osservare con grande soddisfazione il loro lavoro: finalmente si realizza, davanti ai loro occhi vivaci ed attenti, quanto avevano immaginato e desiderato.
Dopo il lavaggio delle foto che vengono messe ad asciugare appese ai fili, anche gli artefici, stanchi ma appagati ritornano alle loro case per una meritata, rilassante e rinfrescante doccia.
La giornata dell’evento è caratterizzata dal frenetico via vai dei partecipanti intenti ad allestire i propri spazi per esporre i lavori realizzati durante il laboratorio.
Anche le straordinarie camere fotografiche e il loro prezioso risultato vengono opportunamente ed accuratamente esibiti e per questo viene scelto uno stupendo cortile messo a disposizione dai gentili e sempre disponibili proprietari Vincenzina e Rocco Monteduro.
Il pomeriggio, dunque, è dedicato all’allestimento della mostra e la sera, momento tanto atteso, all’arrivo dei primi visitatori i ragazzi orgogliosi e preparati spiegano con dovizia di particolari quella inconsueta tecnica fotografica coi loro volti che sprizzano di gioia quando vengono elogiati per il lavoro svolto.

Andrea Mosso
Viviana Martucci
Totò De Blasi

Antonio
Francesco
Francesco
Matteo
Mattia
Melania
Roberta

Donato
Michele